“Ultra Violet (Light My Way)” [1991]

Nell’immagine di testata: Bono esegue Ultraviolet durante il 360° Tour.

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento. […]

Lei era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole. […]

[La poesia di Auden “Funeral Blues” utilizzata come intro per UltraViolet (Light My Way) il 27 Luglio 2009 a Dublino.]


ENGLISH VERSION

Credo che questa canzone abbia ancora molto da dire. Ha l’aspetto di una canzone d’amore ma in questi giorni, rileggendo i suoi versi e analizzando le frasi, ho trovato invece molti riferimenti alla Morte. La Morte che inizia con la stessa lettera di Moglie e di Mamma. Quella morte che ha dilaniato la vita di un marito (Bob) e dei suoi due figli (Paul e suo fratello maggiore Norman).

“Sometimes I feel like I don’t know
Sometimes I feel like checkin’ out
I want to get it wrong
Can’t always be strong
And love it won’t be long…”

Questi versi sono quasi fluttuanti all’interno del brano, cantati sfalsati con un sottofondo di voci confuse. E’ il pensiero di un uomo che si dirige sempre verso la domanda fondamentale: «Perché non ci sei più?». E quella risposta che non arriva, quella voce o piccolo segnale di speranza che non si mostra, lo getta nel “non-essere” (“A volte mi sento come se non sapessi”): uno stato mentale e fisico tremendo dove pensieri, azioni ed immagini si sovrappongono a un ritmo incessante.

«Qual è la soluzione?» l’altra domanda che gira nella sua testa è proprio questa. «La soluzione a tutto ciò dov’è?». Lei non c’è più, non si può tornare indietro.

La mente si rifiuta di credere, respinge la morte di colei che gli stava accanto (“Voglio avere capito male”) ma i fatti e la realtà prendono il sopravvento e il corpo crolla (“Non posso essere sempre forte”). Quell’amore non durerà a lungo, il dolore sta distruggendo lentamente Bob. Ma l’Amore viene in soccorso. Sempre.

Immagino sempre una scena dentro le canzoni degli U2, nascosta tra le parole di Bono. In esse si intravede uno spaccato della sua vita che egli ne fa versi, parole, emozioni e lacrime.

La scena che ho sempre intravisto in Ultraviolet (Light My Way) è la seguente: Bob da solo piange, suo figlio lo vede, ma se ne sta in disparte a osservare quel padre a volte così rude, così tenace e forte, esattamente come vuole sempre mostrarsi agli occhi dei figli. Ma adesso no. La solitudine affligge gli uomini, anche quelli più forti. Nessuno può essere forte per sempre. Le mani che costruiscono possono anche distruggere. Solo le mani dell’amore possono farlo.

Ho iniziato ad intravedere in Ultraviolet il capitolo finale della storia tra Bob e Iris: là dove Walk to the water ne tracciava gli inizi — con il loro incontro così soave e “d’altri tempi” — adesso si scorge la tragedia di un amore che ancora vive, ma che trema.

La prima parte è il dialogo tra Bob e Iris, proprio come in Walk to the water, dove quest’ultima viene in soccorso del suo amante e lo chiama con il nomignolo che in vita usava spesso per riferirsi a lui: Sugar.

Vorrei un secondo soffermarmi su quest’ultimo aspetto: Bono cita un episodio dove Iris si divertiva a chiamare Bob con questo soprannome per via della contrapposizione tra la dolcezza del nome e la durezza caratteriale della persona. Se, inoltre, prendete il cd di How To Dismantle An Atomic Bomb nella versione Deluxe e lo girate sul retro (nella parte dove viene letto dal laser del lettore cd) noterete che c’è incisa una frase “Miss you Sugar.” Quest’ultima è proprio la dedica di Bono a suo padre poiché quello fu il primo album pubblicato dopo la morte di Bob.

Ultraviolet - Miss You Sugar

“Oh sugar
Don’t you cry

Oh child
Wipe the tears from your eyes
You know I need you to be strong
And the day is as dark as the night is long…”

Credo che le parole di Iris non abbiano bisogno di molte spiegazioni. La sua presenza, seppur solamente mentale o spirituale, è come un dolce abbraccio che si riconosce subito. Le sue parole giungono come una preghiera, una rassicurazione che non lascerà mai da solo Bob e ne fa anche un canto di “amore assoluto”. La frase “You know I need you to be strong” (“Lo sai che ho bisogno di te per essere forte”) è il tema centrale di Ultraviolet poiché tutta la canzone è attraversata dal senso di arresa al dolore ma allo stesso tempo è sostenuta dalla volontà di rialzarsi con la forza dell’amore.

“Feel like trash
You make me feel clean

I’m in the black
Can’t see or be seen”

Qui Bob ribadisce ancora una volta l’importanza di sua moglie: solo lei può purificarlo, egli le fa capire che ha un bisogno estremo delle sue attenzioni, della sua presenza e che nessun’altra persona potrà farlo uscire da questo tunnel nero poiché è invisibile al mondo. Tutto ha perso valore.

“Baby, Baby, Baby light my way

You bury your treasure
Where it can’t be found

But your love is like a secret
That’s been passed around
There is a silence that comes to a house
Where no one can sleep
I guess it’s the price of love
I know it’s not cheap…”

Osservando bene questa strofa si nota che è il pensiero di un ragazzino, lo si può intuire da due cose: la prima è la paura strettamente adolescenziale del silenzio. Immaginate un Paul Hewson ancora adolescente che si ritrova in una casa improvvisamente vuota senza sua madre, immerso in quel silenzio che sa di morte, così assordante da non permettere a nessuno di  dormire. E’ la rappresentazione più gelida e scioccante della solitudine provata dopo la perdita di una persona importante; la seconda considerazione sta nel fatto che egli stesso si interroga dicendo “Immagino sia il prezzo dell’amore/Lo so che non è a buon mercato”. Questo è un pensiero ancora innocente, fatto da una persona che sta scoprendo l’amore da poco tempo. Ed è straziante pensare che Bono abbia avuto il primo incontro con l’amore in questo modo così scioccante, e tutto ciò che ne ha ricavato è che esso non è “a buon mercato”. Ha un prezzo molto alto amare una persona.

La prima parte invece, dove canta “Tu seppellisci il tuo tesoro/Dove non può essere trovato/Ma il tuo amore è come un segreto/Che è stato riferito a tutti”, è rivolto a suo padre. La chiusura mentale di Bob fa si che egli divenga impenetrabile, indecifrabile, racchiudendo il suo tesoro — pensieri, sensazioni — nel suo cuore, dove nessuno può trovarlo. Ma pur avendo questo atteggiamento istintivo tutti conoscono il segreto che sta custodendo: l’amore che ancora prova per Iris…e, quindi, il conseguente dolore per la sua perdita.

“Baby, baby, baby light my way

I remember
When we could sleep on stones

Now we lie together
In whispers and moans
When I was all messed up
And I heard opera in my head
Your love was a light bulb
Hanging over my bed…”

La parte più triste ed evocativa della canzone giunge su un bridge di Edge: il ritmo cambia ed anche le parole di Bono si fanno disperate. Bob si rivolge a sua moglie rievocando episodi passati, di quando ella era in vita “Io ricordo/Quando riuscivamo a dormire sui sassi/Ora giaciamo insieme/In sussurri e gemiti”, egli ricorda bene quando, insieme alla moglie, riuscivano a superare le avversità e il dolore (“dormire sui sassi) ma adesso entrambi devono lottare con qualcosa che è troppo grande, che non può essere apparentemente sconfitto: la morte.

La morte che li ha divisi troppo presto, che li fa giacere insieme in sussurri e gemiti di dolore. Bob ricorda, ancora una volta, come Iris riusciva a salvarlo quando tutto si faceva complicato e difficile: “Quando ero tutto incasinato/E sentivo l’opera nella mia testa/Il tuo amore era una lampadina/Appesa sul mio letto.” Iris era la salvezza, la strada da percorrere, lo sguardo da incrociare, l’abbraccio purificatore. Bob, inoltre, era un grande appassionato d’opera lirica e la frase “E sentivo l’opera nella mia testa” è un chiaro riferimento che Bono lancia a suo padre: per quest’ultimo l’Opera era libertà e speranza — «potevo vedere mio padre afferrare i ferri per lavorare a maglia e dirigere una ipotetica orchestra» ricorda Bono — ma, esattamente come accade a noi, la musica perderebbe tutto il suo significato se all’interno di essa non ritrovassimo la nostra anima e ciò che ci rappresenta.

Questo è quello che sta accadendo dentro Bob. L’Opera ha perso tutto il suo valore poiché l’amore di Iris non c’è, non lo può più vegliare, non avverte la sua protezione: esattamente come il bambino che lascia la luce accesa in camera per sentirsi al sicuro, Bono rievoca questa figura tenera per descrivere l’amore di suo padre verso Iris. Bob non riesce più a vivere, quella lampadina che restava sempre accesa per illuminare la stanza e far sparire ogni piccola forma di paura, adesso è spenta. Ed proprio qui che si ricollega la lampadina dell’iNNOCENCE + eXPERIENCE Tour.

“Baby, Baby, Baby
Baby, Baby, Baby

Baby, Baby, Baby light my way…”

Questa è una preghiera. E’ la preghiera di un marito, di un padre e di un uomo. Un uomo che ha perso tutto ed ha il compito più difficile che Dio potesse assegnarli: continuare a vivere senza lei. La famiglia Hewson, diversamente da quanto si potesse immaginare, poggiava molto sulla figura di Iris. Bono in U2byU2 ne parla spesso: dopo la morte della madre in casa Hewson fu quasi vietato ricordare Iris, è “tipico” della cultura irlandese. Ma questo silenzio, che Bono cita nella canzone come abbiamo visto, è insopportabile. “La via ultravioletta” è la soluzione che adotta Iris per far si che Bob la veda, che senta il calore della sua donna e per non farlo più sentire solo. La luce ultravioletta riscalda ma non può essere vista da tutti.

Durante lo ZooTv Bono era solito terminare la canzone con My Way richiamando la celebre canzone di Frank Sinatra, quest’ultimo artista molto amato da suo padre Bob. Ma il modo in cui Bono canta quel “My Way” fa scorgere una volontà forte di urlare al mondo il proprio dolore, invocando e pregando la madre defunta di non lasciarlo mai senza una via da seguire. Quella lettera, la M, con cui ho iniziato questa mia riflessione adesso assume un altro significato.

Mai. L’amore di Iris non lascerà Mai i suoi cari da soli.

6 pensieri riguardo ““Ultra Violet (Light My Way)” [1991]

  1. Mi hai dato una nuova chiave di lettura per una canzone per me importante , ti ringrazio , l’ho sempre interpretata pensando a un rapporto d’amore con i suoi relativi problemi, invece così riesce piu facile comprendere quel senso di malinconia che provavo ascoltandola.
    Sono andata a vedere la mia deluxe di HTAAB e mi è preso il batticuore
    Grazie

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    1. Grazie mille per le tue parole, per me la cosa più importante è riuscire a trasmettere le sensazioni della canzone ai lettori, quindi sono molto felice che ti sia “arrivata” 🙂

      “Ultraviolet” è una canzone davvero molto particolare con tante sfaccettature e significati..mi ha davvero emozionato sentirci dentro la malinconia e il senso di smarrimento di un figlio e di un marito/padre…

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