“Angel in Devil’s Shoes”

“In difesa del diavolo, va detto che abbiamo sentito una sola campana. Dio ha scritto tutti i libri.”

[Samuel Butler]

Quando Berlicche invia le lettere a suo nipote Malacoda — per educarlo alla dannazione degli uomini — egli ha una vicinanza familiare che potremmo definire “umana”. Il Diavolo, ovviamente, è sempre stato risicato nell’angolo del male, lontano dall'”educata” etica cristiana e proprio la letteratura cattolica, oltre che fantastica e filosofica, ha sempre dipinto quest’essere come il traditore che si è rivoltato alla grazia di Dio. E se non fosse così?

Bono ci rifletté mentre leggeva Le lettere di Berlicche di C. S. Lewis — nel video Hold Me, Thrill Me, Kiss Me, Kill Me si può notare il cantante assorto nella sua lettura — e I Versi Satanici di Salman Rushdie due libri in cui il diavolo è ben presente ed assume un ruolo fondamentale al centro della vicenda — nell’opera di Rushdie si cita il verso 21 della 53esima sura del Corano intitolata “An-Najm” (La Stella) successivamente rimosso dal sacro libro islamista in quanto reputato opera di Satana. Nella testa del cantante irlandese prendeva forma un personaggio dall’aspetto demoniaco ispirato nelle movenze dall’amico Gavin Friday all’epoca della sua militanza nei Virgin Prunes.

MacPhisto appare come un nobile signorotto anziano, oramai in declino. Le uniche ricchezze a lui rimaste sono i ricordi di un passato glorioso, anni in cui la sua figura era importante e aveva il dominio della mente umana: mi riferisco agli anni delle dittature, delle guerre e della minaccia nucleare. Veste con un abito di lamé dorato come Elvis — i cui ultimi anni rimandano perfettamente alla star in decadenza — e si atteggia con movimenti appariscenti, vantandosi continuamente di se stesso ed esprimendo concetti tanto taglienti quanto veritieri. Possiede un accento nobiliare con una vivace parlata inglese che ne acuisce il suo egocentrismo innato, per molti versi è antipatico ma, a volte, si intravede una vena di tristezza negli occhi, tipica di chi sa di essere oramai superato. E dimenticato.

Per questo personaggio“, ricorda Bono, “inventammo una sorta di vecchio diavolo inglese, una popstar già in là con gli anni che regolarmente tornava dai suoi periodi di esibizioni sullo Strip di Las Vegas, e che all’ora del cocktail intratteneva chiunque volesse ascoltarlo con storie sui tempi passati, belli e brutti. […] Quando ti vesti da diavolo le tue parole diventano immediatamente insidiose, così se dici a qualcuno che ti piace davvero quello che fa, sai che non è un complimento.

Macphisto al Vaticano
Macphisto passeggia per le vie del Vaticano [9 Luglio 1993] | Photo By: ©Kevin Davies

Il rock incontra il diavolo — accoppiata stereotipata sino allo stremo — ma qui la rockstar è il diavolo, è proprio il maligno ad essere la stella dello show… ed è come assistere ad uno spettacolo circense sopravvissuto per decenni, superando epoche e mode, per poi giungere ai giorni nostri oramai logoro e barcollante, tenuto in piedi solo dalla prima donna che cerca in tutti i modi di risultare giovanile e attraente agli occhi di noi spettatori. “So che vi piacciono le pop star” dice spesso il diavolo u2ico al pubblico “così ho comprato queste“, indicando le vertiginose scarpe dorate, “adesso sono anche io un’eccitante pop star?

MacPhisto entra in scena con Desire — prima del rilascio di Zooropa — e poi con Daddy’s Gonna Pay For Your Crashed Car, brani che descrivono l’attaccamento morboso del personaggio con lo show business e con la vecchia politica conservatrice di stampo dittatoriale. La prima ricalca l’amore per il mondo dello spettacolo, per il successo e per la mondanità; inoltre, solitamente, Macphisto cita Zooropa alla fine della canzone, la sua città ideale, una città chiusa che ricorda moltissimo le società basate sul controllo dispotico da parte dello Stato. Il secondo brano, invece, descrive l’accoglienza del mondo Occidentale verso i paesi dell’Est, immediatamente dopo la caduta dell’Unione Sovietica, con un atteggiamento ambiguo da ambo le parti: l’Ovest accoglie milioni di persone dall’Est come se fosse la Terra Promessa, e, contemporaneamente, allunga le mani su quei territori, vedendo un’immensa fortuna economica da sfruttare con il capitalismo; dall’altra parte — in totale contrasto con gli sviluppi europeisti — si iniziano a creare le politiche xenofobe, con il nazionalismo sfrenato che ebbe il suo auge proprio tra il 1989 e il 1993 propagandato da partiti politici di stampo populista: il Front National in Francia, la Lega Nord in Italia, l’Unione Popolare Tedesca in Germania, il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito in Inghilterra e il Partito Liberal-Democratico di Russia.

Al contrario di The Fly, MacPhisto è totalmente contaminato e divorato dalla contraddizione del mondo contemporaneo: le politiche europeiste e il dislocamento del potere sovrano delle nazioni lo disgustano, lasciandolo spesso interdetto e sghignazzante quando descrive il mondo attuale. Il diavolo u2ico conosce tutti i segreti di Stato, si rivolge ai potenti Signori di Palazzo chiamandoli amici e spesso gli telefona di persona. Le telefonate erano una delle trovate più geniali degli show poiché riuscivano a portare la comicità e il sarcasmo teatrale dentro un mega-concerto rock. Va detto che tutto il merito spetta a Bono, alla sua immensa capacità di calarsi dentro personaggio, e lo faceva in una maniera talmente verosimile da non riuscire più a distinguere chi impersonava chi.

Ma vediamo qualche esempio: alcune telefonate erano “di ringraziamento”, come quella del 4 Giugno 1993 indirizzata ad Helmut Kohl — Cancelliere tedesco dal 1982 al 1998, promotore della riunificazione della Germania — a cui MacPhisto telefona per ringraziarlo personalmente di avergli permesso di rientrare nel Paese dopo tanti anni. Qui la polemica è sottile: MacPhisto vuole ringraziare il politico di aver permesso al diavolo — il nazismo — di poter tornare in Germania dopo decenni. All’epoca, infatti, andavano formandosi numerosi partiti neonazisti poco contrastati dal governo in carica.

Altre volte l’anziano personaggio vuole concedersi del meritato riposo verso mete esotiche. E’ il caso della telefonata effettuata alla compagnia aerea KLM da Rotterdam, il 10 Maggio 1993, con la quale MacPhisto cerca un volo per Singapore. La telefonata prende delle pieghe inaspettate e la simpatica Monique cattura le simpatie del personaggio demoniaco.


Le tappe in Italia

MacPhisto ha avuto un ruolo fondamentale durante le tappe italiane dello ZooTV. Il Bel Paese ha offerto diversi spunti a Bono per poter utilizzare il suo personaggio in modo sarcastico e tagliente. Tra i concerti romani — nello specifico l’8 e 9 Luglio 1993 —  il diavolo inglese ha visitato Roma per poi fare un giretto a casa del nemico, in Vaticano. Reggendosi su un prezioso bastone, zoppicando come un Lord d’altri tempi, Macphisto si aggirava per San Pietro scacciando gli uccelli, lasciando autografi — Bono non si firmava con il suo nome bensì con quello dell’alter ego — e borbottando “Un giorno tutto questo sarà mio…ah già…è già mio!

Di seguito analizzeremo specificatamente le chiamate di MacPhisto durante gli show italiani del 1993:

2 Luglio 1993 – Verona [Clannad]

MacPhisto ha nostalgia di casa e si sente triste. Decide quindi di telefonare a degli amici per augurargli buon compleanno e farsi coinvolgere nelle celebrazioni…per scacciare la malinconia.

  • MacPhisto:Via le corna, avanti con lo spettacolo. Guardate quello che mi avete fatto. Guardate quello che mi avete fatto. Mi avete fatto diventare famoso…e vi ringrazio. So che vi piace che le vostre pop star siano eccitanti, così ho comprato queste. Vi piacciono?

[il pubblico acclama]

  • MacPhisto:Che bella serata. Tutte le luci, tutti gli effetti speciali. Ma sapete, a volte…mi sento un po’ solo. E triste. Triste. E penso…a casa. Vi dispiacerebbe terribilmente se facessi una chiamata a casa? Ho degli amici lì e stanno facendo una festa stasera. E’ una festa di compleanno – dobbiamo chiamarli e augurargli buon compleanno? Lo fareste per me? Io vivo in un posto chiamato Dublino, Irlanda, in una casa chiamata Telefís Éireann. Devo chiamarli ora?”
  • MacPhisto:Sono un gruppo di persone estremamente gentili – sono anche un gruppo musicale, si chiamano Clannad. Una specie di famiglia. E questo è uno spettacolo familiare…
  • Donna:Dublino…
  • MacPhisto:Pronto, mi piacerebbe parlare con le brave persone dei Clannad.
  • MacPhisto:Mi chiamo MacPhisto, e ho alcuni amici qui a cui piacerebbe cantarvi happy birthday!
  • Máire Brennan:Ciao! Come te la passi?
  • MacPhisto:Ciao Máire, mia vecchia amica.
  • Máire:Ciao, Mr Mac…MacPhisto!” [ride]
  • MacPhisto:Come stai?
  • Máire:Bello sentirti…
  • MacPhisto: [canta] “Happy birthday to you… happy birthday to you…

[Máire ride]

  • MacPhisto & pubblico: [cantano] “Happy birthday cara Clannad, happy birthday to you!
  • Máire:Non vorresti farci un favore, ehm…MacPhisto?
  • MacPhisto:Ti voglio bene, Máire.
  • Máire:Oh grazie, grazie!” [ride mentre MacPhisto inizia a cantare Ultraviolet]

3 Luglio 1993 – Verona [Il Papa]

MacPhisto tenta di telefonare al Papa ma non riesce a mettersi in contatto. Il diavolo è generoso oggi e pensa che forse, sua Santità, ha bisogno di qualche sua attrezzatura speciale per il prossimo viaggio in giro per il mondo.

  • MacPhisto:Ciao, miei cari bambini!

Pubblico: [applausi]

  • MacPhisto:Show business…show business, non è adorabile! Amo lo show business. Jim Morrison morì oggi, qualche anno fa – è l’anniversario della sua morte. Show business…che grande, grande idea. Al giorno d’oggi chiunque ne fa parte. Il Presidente degli Stati Uniti è lontano per un tour mondiale. Amo il modo in cui veste la Mafia, sono così belli, i loro abiti, i loro vestiti, e le loro scarpe. Show business…Il Papa è stato in viaggio per il mondo, dovrei fargli una telefonata? Si, può darsi. Let’s see if we can wake the good fellow up. Il numero di telefono per il Vaticano, fammi vedere…
  • MacPhisto: [canta] “I just called to say I love you!
  • MacPhisto: [ride] “Oh, che uomo. Arrivederci.
  • MacPhisto: [canta] “Keep me hanging on the telephone…
  • MacPhisto:Ho un problema qui? Devo provare ancora una volta? Aspetta. [Sto mettendo giù…e ora sto mettendo su] Ancora una volta.
  • MacPhisto: [sings] “You make me feel so young…

[non c’è linea]

  • MacPhisto:Oh. E tutto quello che volevo chidergli era se avesse bisogno di qualche attrezzatura dello ZooTv per il suo prossimo viaggio in giro per il mondo quando finiremo il nostro tour. Magari lo chiamerò di nuovo!

6 LUGLIO 1993 – Roma [IL PAPA]

MacPhisto non rinuncia a chiamare il suo collega. Il diavolo è in pensiero per un suo caro amico che ha bisogno di un’urgente confessione da sua Santità in persona. La chiamata però viene effettuata nel posto sbagliato: MacPhisto telefona a Castel Sant’Angelo e non a Castel Gandolfo dove si trova il Papa per il periodo estivo.

  • MacPhisto:Ciao, miei cari bambini.
  • MacPhisto: [canta] “Olé, olé olé olé! Olé, olé! Olé, olé olé olé! Olé…
  • Pubblico: [cantano] “Olé!
  • MacPhisto:Bella questa. Calcio! E’ come una religione per voi popolo di Roma. Dico bene o no?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Mi chiedo cosa ne pensi il Santo Padre di questo. Che squadra tifa il Santo Padre… Lazio? O AS Roma?

[il pubblico grida e canta]

  • MacPhisto:Devo… devo fargli una telefonata al Santo Padre e vedere che squadra tifa? Devo chiamarlo al telefono?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Ok allora…lo faccio. Credo sia alla villa… Castela Angelo, o qualcosa del genere. Sant’Angelo. E lì per l’estate, sapete.
  • MacPhisto:Shhh!
  • MacPhisto: [sings] “I just called to say I love you…
  • MacPhisto:Pronto?
  • Uomo:Castel Sant’Angelo.
  • MacPhisto:Pronto, è Castel Sant’Angelo?
  • Uomo:Chi è? Pronto??
  • MacPhisto:Scusi [in italiano], parla un po’ inglese?
  • Uomo:No, purtroppo, no. Pronto!
  • MacPhisto:Beh…parla un po’ irlandese?
  • Uomo:No, no, no, solo italiano.
  • MacPhisto:Vorrei parlare con il Santo Padre, se è possibile.

[il pubblico ride]

  • MacPhisto:Io, io, io sto, io sto chiamando, in realtà, perché sento che non sta bene…
  • Uomo:Chi parla inglese? Che parli inglese te? Un momento, per favore [in inglese]”

[il pubblico ride e applaude]

  • MacPhisto: [canta] “You keep me hang…
  • Donna:Pronto?
  • MacPhisto:Pronto.
  • Donna:Si?
  • MacPhisto:Come sta? Mi chiamo Mr. MacPhisto…
  • Donna:Mmm?
  • MacPhisto:…e sto indagando sulla salute del Santo Padre.
  • Donna:Ah…lei, vorrebbe avere, ehm, un biglietto?
  • MacPhisto:Beh, quello che è…in realtà ho una richiesta più seria. Ho un amico, a cui piacerebbe…
  • Donna:Si?
  • MacPhisto:Ho un buon amico, a cui piacerebbe avere…ottenere una confessione personale dal Santo Padre.
  • Donna:Um… l-lei…c’è un errore, questo è, um, questo è, um, un altro, mm… oh, un altro posto, deve fare un altro numero. Questo è, err, Castel Sant’Angelo, quindi, mm… noi, noi non possiamo aiutarla. Deve fare, um, un altro…deve comporre un altro numero.
  • MacPhisto:Beh, posso lasciare un messaggio?
  • Donna:Potrebbe esserle d’aiuto, comporre il numero del Vaticano, così potrebbe… per, per fare, per…per provare a…” [ride in segno di scusa]
  • MacPhisto:Voi popolo di Roma, siete così tanto gentile.
  • Donna:Si, noi…
  • MacPhisto:Siete così gentile. Vorrei solo lasciare un messaggio. Vorrei solo lasciare un messaggio: il mio amico, Mr. Andreotti…

[il pubblico ride ed esulta]

  • MacPhisto:…vorrebbe ottenere la confessione personale del Santo Padre. Lui ha molto da dire. Non ci vorrà molto tempo.

[inizia “UltraViolet”]

  • MacPhisto: [canta] “Sometimes I feel like I don’t know, sometimes I feel like checking out… I’ve got to get it wrong… can’t always be strong… and love it won’t be long…
  • MacPhisto:Buonasera!

7 LUGLIO 1993 – ROMA [Bettino Craxi]

MacPhisto è, ovviamente, attento alle vicende italiane e agli scandali di Tangentopoli. Decide quindi di telefonare al suo amico Bettino Craxi per metterlo in guardia da…una persona alquanto insidiosa.

  • MacPhisto:Via le corna, avanti con lo spettacolo. Sapete chi sono? Il mio nome è Signor MacPhisto. Conosciuto anche col nome Andreotti.

[il pubblico ride e applaude]

  • MacPhisto:Vengo travestito da innumerevoli cose, e sono particolarmente legato allo show business. So che vi piace che le vostre pop-stars siano eccitanti. Ecco perché ho comprato queste” [indica le sue scarpe] “Pensate che io abbia un aspetto funky?

[il pubblico esulta]

  • MacPhisto:Ho un ottimo amico a cui mi piacerebbe fare una telefonata. Il suo nome è Bettino Craxi.

[il pubblico esulta]

  • MacPhisto:Lo conoscete? Credo stia all’Hotel Raphaël, devo chiamarlo?
  • Pubblico: “Sii!”
  • MacPhisto: [gesticola verso i ZooEcu che stanno ancora svolazzando sul palco] “Amo vedere il denaro soffiare nel vento [fa un gioco di parole con la canzone di Dylan “Blowing in the wind”]. Che incantevole visione. Ora…
  • Pubblico: [canta] “Bettino! Bettino! Vaffanculo! Bettino! Bettino! Vaffanculo! Bettino! Bettino! Vaffanculo! Bettino! Bettino! Vaffanculo!
  • MacPhisto:Pronto?…Amo questa! Suonano la mia canzone. Sembrano avere un po’ di noie con il telefono, bisogna riprovare ancora? [Ohh, lasciatemi vedere, ho riattaccato…] Ah. Basta ricontrollare questo. Sei-otto-due, otto-tre-uno. Shhhh.
  • Uomo:Raphaël, buonasera.
  • MacPhisto:Pronto, è l’Hotel Raphaël?
  • Uomo:Esatto.
  • MacPhisto:Grazie mille. Mi piacerebbe parlare, se possibile, con il Signor Craxi.
  • Uomo:E chi sta parlando?
  • MacPhisto:Il mio nome è MacPhisto.
  • Uomo:Da dove?
  • MacPhisto:Io, Io…il mio paese di origine non le interessa, giovane uomo, potreste solamente mett…
  • Uomo:No, deve dirmelo assolutamente perché dovrà, dovrà saperlo. Ma posso farlo.
  • MacPhisto:Potrebbe dirgli che…
  • Uomo: [irritato] “Da dove sta chiamando?
  • MacPhisto:Sto chiamando dal centro di Roma!
  • Uomo: [dice tipo “MacAnitter?“]
  • MacPhisto: “E sto chiamando per p…
  • Uomo:Ho, ho capito per cosa sta chiamando…posso, potreste farmi lo spelling del vostro nome?
  • MacPhisto:Il mio nome è MacPhisto, M-A-C…
  • Uomo:Si…
  • MacPhisto:…P-H-I-S-T-O.
  • Uomo:Phisto.
  • MacPhisto:Si.
  • Uomo:Okay.
  • MacPhisto: “E mi piacerebbe entrare in contatto con lui per una questione molto importante.
  • Uomo:Attenda in linea.
  • MacPhisto:Grazie.

[il pubblico ride]

  • MacPhisto: [canta] “Keep me hanging on the telephone…
  • MacPhisto: [canta] “I just called to say I love you…
  • MacPhisto:Oh cielo.
  • MacPhisto: [canta] “La la-la la-la… getting to know you, getting to know the things about you…
  • MacPhisto:Pronto?
  • Donna:Pronto, sono la sua segretaria…di cosa ha bisogno da lui?
  • MacPhisto:Salve, in realtà..sono in ri..ho chiamato per dare un avvertimento a Craxi.
  • Donna:Si?
  • MacPhisto:Si, c’è un uomo che lo sta cercando.
  • Donna:Si?
  • MacPhisto:Si…il suo nome è Giudice Di Pietro.

[il pubblico esulta fortemente]

  • Donna: [soffocata dal rumore della folla – dice tipo “Cosa gli dico?“]

[inizia UltraViolet]

  • MacPhisto:Stai attento…
  • MacPhisto: [canta] “Sometimes I feel like checking out, sometimes I feel like getting out… I want to get it wrong… can’t always be strong…
  • MacPhisto:Mi senti?
  • MacPhisto: [canta] “Love it won’t be long…

9 LUGLIO 1993 – Napoli [Nello Polese]

Durante lo storico e unico concerto degli U2 a Napoli, MacPhisto decise di telefonare al sindaco Nello Polese, all’epoca indagato per tangenti e rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Si racconta che il figlio del sindaco fosse un fan della band di Dublino e assistette al concerto. Il giorno dopo, indignato per la telefonata e l’atteggiamento di Bono nei confronti del padre, scrisse su un giornale locale la sua critica verso il cantante dichiarando che non fu corretto far passare per colpevole qualcuno che era solamente sospettato di aver commesso il reato. Nello Polese fu poi totalmente prosciolto dalle accuse.

  • MacPhisto:Oh guarda, c’è la testa di Bono sui soldi!” [ride] “Che babbeo. Sapete chi sono io?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Il mio nome è MacPhisto…e penso di aver dimostrato di essere un’eccitante pop star. Cosa ne pensate del mio abito, allora? Guardate le scarpe.” [le mostra] “Come sta il sindaco Polese in questi giorni? Sindaco Polese?” [si china per ascoltare un fan in prima fila] “Devo fare una chiamata al sindaco Polese? Credo che sia in carcere…in prigione? Perché non lo chiamo? Vorreste dirgli ciao al sindaco Polese e dirgli cosa ne pensate di lui?!
  • Pubblico:Sii!
  • MacPhisto: “Miei piccoli bambini. Dunque, lasciatemi vedere. Sindaco Polese.” [prova a parlare con accento italiano] “Polese!
  • MacPhisto:Due-sei-sei, sei-sei-sei. E non è uno scherzo!” [prova a parlare con accento italiano] “Pog-gio-re-a-le. Poggioreale. Po-ggio-reale.
  • Uomo: [risposta non udibile]
  • MacPhisto:Pronto, è Poggioreale?
  • Uomo:Fatt’a ‘a galera, guagliò.” [riattacca]

[il pubblico esulta e ride]

  • MacPhisto: [sospira] …penso che sia rotto, sto indicando The Edge ma non sembra di stare ascoltando.” [sospira]

[inizia UltraViolet]


12 LUGLIO 1993 – Torino [Gianni Agnelli]

Le Trabant giacciono appese sull’immenso palco dello ZooTv. MacPhisto le guarda traboccante di ricordi. E’ però dispiaciuto per essere rimasto con solo tre vetture…decide così di chiamare l’Avvocato Agnelli — patron della Fiat — per chiedergli se può aiutarlo.

  • MacPhisto: [canta] “Moon River, wider than a mile… I’m crossing you in style, some day. Oh you moon laker, you heart breaker… wherever you’re going, I’m going your way!
  • MacPhisto:Bella questa. Vi piace? A me piace. Vi…piaccio?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Mi adoro! So che vi piacciono le vostre pop star per essere eccitanti, così ho comprato queste. Adesso sono un’eccitante pop star?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Show business. Che serata, che show. Si potrebbe puntare un riflettore sulle vetture della Germania dell’Est che abbiamo appese lassù? Mi piacerebbe mostrarle a loro. Vedete quelle auto?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Parlate un inglese molto buono. Vedete quelle auto? Ne abbiamo avute molte di più ma adesso ne abbiamo solamente tre. Pensate che se chiamassi Mr. Agnelli, mi potrebbe aiutare?

[il pubblico esulta e ride]

  • MacPhisto:Devo telefonargli? Va bene allora. Credo che il suo soprannome è l’Avvocato…mi sembra di ricordare. Spero ci sia, quando sei famoso, tutti ti danno il loro numero di telefono
  • MacPhisto:Sei-sei-due, zero-quattro…quattro…quattro.
  • Uomo:Pronto.
  • MacPhisto:Pronto, mi piacerebbe parlare con il signor Agnelli, per favore.
  • Uomo: “…Pronto?
  • MacPhisto:Pronto, potrei parlare con il signor Gianni Agnelli, per favore?…Pronto?…Pronto.
  • Pubblico: [canta] “Agnelli, Agnelli, Agnelli vaffanculo!”
  • MacPhisto:Pronto ci siete, mi piacerebbe parlare con il signor Agnelli, per favore.
  • MacPhisto: [canta] “I just called to say I love you…

[il pubblico ride e applaude]

  • MacPhisto: [canta] “I just called to say how much I care…I just called…
  • MacPhisto:Pronto…? Pronto…volevo solo sapere se potevamo avere qualche Fiat Bambinis per il nostro palco.

[il pubblico ride]


17 LUGLIO 1993 – Bologna [Luciano Pavarotti]

MacPhisto è felice stasera. Afferma che il rock non è nato in America, come si afferma di consueto, bensì in Italia…con l’Opera. Decide quindi di telefonare alla grande “rockstar” Luciano Pavarotti…

  • MacPhisto:Guardate cosa mi avete fatto. Mi avete fatto diventare molto famoso e vi ringrazio. Sapete chi sono io?
  • Pubblico:MacPhisto!
  • MacPhisto:Sono una rock ‘n’ roll star. E so che vi piacciono le vostre rock ‘n’ roll stars per essere eccitanti, così ho comrpato queste.” [mostra le scarpe] “Certa gente pensa che il rock’n’roll sia nato negli Stati Uniti d’America…ma in realtà non è vero. Il rock’n’roll è nato dalle strade dell’Italia!

[il pubblico esulta]

  • MacPhisto:Opera! Brani dalla strada, dai bassifondi, cantati con passione…cantano con tutto il loro cuore. Pavarotti, qui c’è una rock’n’roll star! Devo fargli una telefonata?
  • Pubblico:Si!
  • MacPhisto:Parlate un inglese molto buono. Devo fargli una telefonata? Oh si, gliela faccio.
  • MacPhisto:Quando sei famoso, le persone ti danno i loro numeri di telefono. Vero…veramente. Via le corna, avanti con lo spettacolo.
  • MacPhisto: [canta] “Tum-te-tum-te-tum-tum…
  • MacPhisto:Devo provare di nuovo? Va bene.
  • MacPhisto: [alza le spalle e sorride] “Ho tutto la notte, e voi?
  • Pubblico:Si!
  • Pavarotti:Pronto!
  • MacPhisto:Posso parlare con il maestro Pavarotti, per favore?
  • Pavarotti: [canta] “Sono ioooo Mr Pavarotti!”

[il pubblico esulta]

  • Pavarotti: [quasi soffocato dal rumore del pubblico] “Chi parla?
  • MacPhisto: [canta] “I just called to say I love you…I just called to say how much I care…
  • MacPhisto:Come state, maestro, questa sera?
  • Pavarotti:Sto molto bene, e tu come stai? Sono certo del vostro fantastico successo! Come sta andando la serata?
  • MacPhisto:Bene, le persone di Bologna sono splendide questa sera, devo dire!

[il pubblico esulta]

  • Pavarotti:E’ un grande pubblico.
  • MacPhisto:Sono…
  • Pavarotti:Sono un grande pubblico, perché te lo meriti
  • MacPhisto:Sono molto generosi. E com’è la voce del maestro questa sera, è in forma…?
  • Pavarotti:Sto molto bene, si.
  • MacPhisto:Credo che stai perdendo un sacco di peso, ti stai snellendo per gli anni ’90!
  • Pavarotti: [ride] “Non così tanto, ma ci proverò!
  • MacPhisto:Beh, vorrei solo dirti che le voglio bene così com’è!
  • Pavarotti:Ti voglio bene e voglio bene a tutta la gente lì!

[il pubblico esulta]

  • Pavarotti:E un grosso bacio a tutti!
  • MacPhisto:Avete una canzone da cantarci al telefono stasera?
  • Pavarotti:No, io, sf…sfortunatamente no!
  • MacPhisto: [ride]
  • Pavarotti:Ma io, io, io…ti auguro molti, molti…bellissimi giorni come questo, e bellissime notti come questa, con questo bellissimo pubblico.
  • MacPhisto: “Bene maestro, forse una sera si unirà a noi su questo bel palco e canterà con noi di persona! Che ne dice?
  • Pavarotti:Per me sarà un enorme piacere, e grazie…

[inizia “UltraViolet”]

  • Pavarotti:…per aver fatto la traduzione del brano “Miserere”…grazie, è bellissima!
  • MacPhisto: [canta] “Sometimes I feel like I don’t know, sometimes I feel like checking out…I’ve got to get it wrong…
  • MacPhisto:Ci siete?
  • MacPhisto: [canta] “Can’t always be strong…and love it won’t be long…
  • MacPhisto:Buonasera maestro!

18 LUGLIO 1993 – BOLOGNA [Alessandra Mussolini]

Gli U2 si esibivano per la seconda data a Bologna. La telefonata è rivolta ad Alessandra Mussolini, nipote del tristemente famoso Benito, a cui MacPhisto telefona per congratularsi con lei per aver seguito splendidamente le orme del nonno — quest’ultimo grande amico del diavolo aristocratico.

Grazie a canadanne.co.uk/macphisto per le trascrizioni.

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